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Editoriali

Presentazione “Santi e Mostri” 2020

Lettera aperta ai ragazzi

“Ciò che ami bene rimane, il resto è scorie”  (Ezra Pound)

Cari ragazzi, in fondo sono e sarò sempre uno di voi, un eterno studente, tant’è che frequento la 1° serale del Liceo Artistico, ed è per questo che vi parlerò da pari fra i pari, di questa “Mostra”.

Aereoporto di Palermo. Un dicembre a.c. (ante corona virus)

Fabiuz mi parla della “vaporizzazione dell’arte” e pochi giorni fa, mentre ci attende a breve una vita sociale di vaporizzazione disinfestante continua a debita distanza in ogni luogo, riprende l’argomento suggerendomi di leggere il libro di Yves Michaud “L’ arte allo stato gassoso” per fare il punto su questo:  la comunicazione di un Evento o Mostra, che il più delle volte solo È vento…

Il battage pubblicitario, seguendo il trand, per un mood. Ecco cosa solitamente avviene per una buona parte degli “Eventi d’Arte”: si strombazza a più non posso sui social, magnificando chissà quali mirabilie: opere e artisti straordinari, Testimonial e Vip d’eccellenza…Tutta Fuffa!

Passato il clamore iniziale si arriva all’inaugurazione: più o meno roboante, a seconda del niveau, e che si abbiano i “giusti” canali per la diffusione della notizia: uffici stampa, ricordandovi che l’Italia è: “Questo popolo di santi, di poeti, di navigatori, di nipoti e di cognati” (Ennio Flaiano), con relativi drink e noccioline, strette di mano e grandi “Fico!” a profusione. Nella maggior parte dei casi tutto finisce qua, e a parte un successivo cazzeggio sui social, e la speranza che qualcuno d’importante se ne interessi: il “Criticone Prezzolato” e i suoi lacchè, gli Young & Old Curator e il/la gallerista “Farai molta strada”, vi rivedrete tutti per il Finissage e le noccioline rimaste, ormai flosce. Ovviamente ci sono delle eccezioni. Parlo con X e con Y di cosa è rimasto dal dopo Eventone nella città “N’Importadove” e la risposta è univoca: “Nulla!”, appunto. Restano certamente le grandi mostre dei puri artisti e penso, per esperienza personale, a quella di Hiroshige alle Scuderie del Quirinale di Roma, dove sarei potuto restare in eterno a piangere e sognare…

Per questo è fondamentale sviluppare il discernimento ed operare dei distinguo perché, e cito alla lettera dei frammenti del libro di Georgina Adam: “Dark side of the Boom”, tratti da un articolo di Marina Mojana su Il Sole 24 ore della Domenica:

“Dal 2005 a oggi il mercato dell’arte ha quasi raddoppiato il proprio volume d’affari, arrivando a superare i 60 miliardi di dollari all’anno: fiere ed eventi proliferano come grattacieli, mentre nascono come funghi i musei privati…

A ben guardare dietro ai vernissage patinati in musei e gallerie…si nasconde un lato oscuro: l’eredità di questo boom è l’aver trasformato l’arte in merce o moneta alternativa…

Viene da chiedersi: sopravviveranno le qualità non commerciali dell’arte: il suo valore sociale, simbolico o spirituale?”

Quindi cari ragazzi, la vostra e nostra mostra vorrà essere qualcosa di diverso: un luogo di accoglienza, di simpatia  fra studenti, allievi e artisti; dove, m’auguro, un amorevole donativo non possa far altro che elevarci vicendevolmente e farci riflettere.

“Ah! dimenticavo”, un luogo di “valori spirituali” e…

Siamo aperti H24.

Fratello Mad